Maggio 2024 - Nilde Guerra

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Dal bollettino della Parrocchia di San Potito
mese di Maggio 2024

Nilde invoca la Madonna

Il 30 aprile del 1949, 75 anni fa, Nilde scrive all’amica Giuseppina Marangoni: “[…] Oggi incomincia il mese mariano, sento tanto il desiderio di poter partecipare alle sacre funzioni le quali allietano tanto i nostri cuori infondendo un amore immenso a Colei che è tutta pura, tutta Bella ed è Porta del Cielo, delizia del Paradiso […]”.
Chi era Maria, Madre di Dio, per Nilde? Nelle sue lettere la descrive sempre come “Mamma Celeste”. Era una mamma per lei, alla quale si rivolgeva affidandoLe le sue preoccupazioni e invitando i suoi amici a fare altrettanto. A Rosa e Domenico Reggi scrive infatti: “[…] La Vergine Santa sia la nostra guida, la nostra consigliera, il nostro rifugio, il nostro faro luminoso poiché ella è Madre e sa comprendere tutti i bisogni dei figli Suoi. Specialmente nelle nostre angustie dobbiamo volgere a Lei il nostro cuore angosciato poiché nessuna al mondo ha sofferto come Lei […]”.
Nilde, come Maria con il suo “fiat, avvenga di me secondo la tua parola”, ha detto il suo “sì” a Gesù, offrendo tutta la sua vita, soprattutto i suoi dolori, per la sua conversione, quella dei suoi cari e del mondo intero. Nilde non si è risparmiata, non si è tirata indietro, anche quando la sua vita diventa drammatica, quando vede infranto il suo sogno di diventare Ancella di Dio. Come Maria di fronte al miracolo eccezionale che le era stato annunciato, diventare Madre del Salvatore, con fede, semplicità e disponibilità aderisce al Mistero di Dio, anche quando il Suo unico figlio viene flagellato e tutto sembra finito, gli rimane accanto, così Nilde, decide di fidarsi e affidarsi alla grande Presenza dentro la sua semplice esistenza umana, anche quando la vita prende un’altra direzione che lei non voleva.
Mi colpisce come Nilde chiama Maria, “Porta del Cielo”, perché la Madonna è Colei che ci introduce nel Mistero, nel senso delle nostre giornate. Lei che ha sofferto perdendo il proprio Figlio, che ha dato la Sua vita per Lui, può consolarci perché è sicurezza della nostra speranza. Ha collaborato a darci la salvezza. Allora il mese di maggio, con il Santo Rosario, può essere per ognuno di noi l’occasione per chiedere a Maria di imparare la Sua fedeltà, anche quando le cose vanno male e ci fanno soffrire. Maria era mamma e come ogni mamma che dà la vita per il proprio figlio, non si risparmia ma lo ama per il suo bene. Chi meglio di Lei può sostenerci nel nostro cammino? Che la Madonna sia per noi la mamma a cui chiedere protezione e conforto sotto il suo grande manto di misericordia.

Michela







amicidinilde@gmail.com
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