Dal bollettino della Parrocchia di San Potito
mese di Dicembre 2020
Anche per gli “AMICI DI NILDE” un anno tutto particolare
Quando é iniziato l’anno, nessuno poteva immaginarsi quello che poi é successo con la pandemia, quindi nell’Associazione era tutto un fermento di idee e di progetti.
Poi, come un macigno, i noti eventi, le emergenze, le misure restrittive e il quotidiano vissuto sempre in bilico frà speranza e sconforto.
Coerenti con le disposizioni di legge e le misure cautelative che vietano gli assembramenti, l’abituale Assemblea dei Soci novembrina é sospesa. In attesa di tempi migliori ne approfittiamo delle pagine di questo prezioso bollettino parrocchiale per rendicontare ugualmente sull’anno trascorso e avanzare qualche possibile (se possibile) proposta operativa per il prossimo.
In ordine cronologico il primo momento celebrativo dell’anno 2020 é stato il 2 febbraio con la Messa per ricordare la nascita della nostra Venerabile (i1 29 gennaio), seguita dal pranzo comunitario e dal tesseramento. Poi la domenica di camevale 23 febbraio c’é stato l’incontro degli amici di un tempo in “Un thé con Nilde” per ritrovarsi in famigliarità e ricordare. A marzo vediamo la partecipazione alla mostra diocesana “I Santi della porta accanto” con due pannelli riassuntivi della vita e della spiritualità di Nilde. A seguire, il 9 maggio la prima Messa celebrata in una chiesa sanificata; il 19 giugno la Messa concelebrata alla grotta nel 13° anniversario del decreto di venerabilità, in luglio si è saldato il ceramista Babini, autore della stele, il 6 agosto si è accolto il pellegrinaggio degli ospiti di Silea (Treviso), in visita ai luoghi di Nilde.
Per completare le abituali attività dell’anno rimane l’8 dicembre, data importante nella vita di Nilde la quale, in un empito di amore oblativo, emette il suo voto di “piccola vittima” di espiazione e riparazione.
Per aggiungere un ulteriore significato a questa data e ricordare anche la profonda devozione mariana di Nilde, è in corso di realizzazione il progetto di illuminare la Grotta di via Storta con un faro crepuscolare che segnali al viandante una presenza costante ogni giorno, tutti i giorni dell’anno e inviti alla preghiera.
Come prefigurarsi il 2021? Con quale spirito programmare delle attività, porsi delle mete? Non vogliamo perdere la speranza. Idee e progetti da mettere in campo ci sono, a partire dal rilancio della figura di Nilde attraverso l’acquisizione delle reliquie, spesso richieste, e soprattutto intensificare i contatti con il Vescovo e la Diocesi, prime realtà di riferimento con cui confrontarsi, attingere idee, suggerimenti e sostegno nella visibilità e divulgazione.
Il 2021 prevede inoltre un appuntamento importante per l’Associazione. A novembre ci saranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio insediatosi nel 2014, quindi in carica già per 2 mandati successivi, con l’evidente necessità di un passaggio di consegne e la formazione di una nuova squadra.
“Chi manderò?” “Chi andrà per noi?” (Isaia 6.8) (mi si perdoni l’ardito uso della citazione in questo contesto).
Primo obiettivo è prepararsi fin da ora. Come? Ci sembra davvero importante far conoscere alla comunità la realtà associativa degli Amici di Nilde, perché non si può scegliere ed impegnarsi in ciò che non si conosce. Riteniamo quindi doveroso “aprire” le porte del Consiglio ai parrocchiani di buona volontà per iniziare un percorso di “trasmissione” che prevede la conoscenza degli scopi dell’Associazione, il ruolo e il servizio che svolge, la fede che la sostiene al fine di risvegliare il desiderio di farne parte.
Impegnarsi è sempre faticoso e la fatica non la si sceglie naturalmente, ci vuole una motivazione forte che può scaturire spontaneamente per “rivelazione” o come per i processi chimici la si può creare in “laboratorio”, mischiando in proporzioni senso di responsabilità individuale, gratuità del servizio, valore della vita di partecipazione, gusto del mettersi in gioco, elementi interconnessi che promuovono la reazione virtuosa di lasciarsi convincere e coinvolgere, ad accettare un impegno per un bene comune, superando il senso di inadeguatezza e i limiti del tempo, della famiglia, del lavoro. Ogni inizio di ripresa di un cammino porta sempre con sé rinnovamento, progettualità, energie fresche, specie se sono i giovani a raccogliere il testimone per continuare a credere e ad investire in una realtà associativa, viva ed operante in nome e per conto della comunità parrocchiale di San Potito che ha il privilegio di avere Nilde tra i suoi figli, giovani che sappiano rispondere con slancio generoso “Eccomi”.